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Cos'è il fotovoltaico

 

Fonti di energia convenzionali

Le fonti di energia convenzionali, come il nucleare o i combustibili fossili (carbone petrolio e gas) derivano tutte da riserve che devono essere estratte dal sottosuolo.

Lo sfruttamento massiccio che ne abbiamo fatto fino qui le rende sempre più limitate, inoltre sono causa di gravi danni all'organismo terra, al pianeta, con inquinamento atmosferico, cambiamenti climatici e contaminazioni radioattive.

Investire in ciò che "Serve"

Il mondo intero, dovrà puntare sullo sviluppo dei generatori di energia rinnovabile come impianti eolici (laddove possibile), modesti idroelettrici, geotermici ( pompe di calore), solari fotovoltaici e termici, a biomassa che dovranno sempre più sostenere il carico dell'energia richiesta.

Và sottolineato anche il contributo energetico offerto dalla  cogenerazione laddove sussistano le condizioni di vantaggio energetico per tutti e non solo economico per gli investitori.

Ma per riportare l'equilibrio energetico stravolto, fra umano e natura, occorre ritornare ad un corretto uso dell'energia, riducendo i consumi inutili e razionalizzando quelli necessari.

Dobbiamo tutti, recuperarci in sobrietà dalla sbornia consumistica degli ultimi trent'anni, confusa superficialmente con il benessere vero che crea valore intimo e sociale, dà gioia e piacere di vivere.

Il nucleare. (vedi: Pubblicità etica, guerra e ambiente)

Gli italiani hanno rinunciato a utilizzarlo 25 anni fa con un referendum. Soprattutto per le insuperabili difficoltà di allora ma anche ora, a confinare in sicurezza le scorie radioattive. Da allora l'esaltazione consumistica denunciata dai pochi, ha continuato beffarda e stupida la sua insinuante promessa in un paese dei balocchi insieme a Pinocchio, Lucignolo e compagni, accompagnati in carrozzoni ambigui con cocchieri mangia fuoco.

In questa nuova prigione dorata la nostra viziata "necessità" energetica è raddoppiata, diminuendo sempre più la nostra autonomia e la nostra economia, poverina!

Con il referendum, abbiamo chiuso con il nucleare, con il problema energetico e le nostre contraddizioni. "Sigh" ( il riferimento e' al primo no degli italiani al nucleare).

Stiamo ancora pagando il conto salatissimo con le "vecchie" scorie radioattive rimaste dalla nostra piccola attività col nucleare, precedente al referendum.

Nel frattempo che noi, cantando "o sole mio" e "fin che la barca và" e altro legittimo legal cantar", appena oltre i patrii confini, è stato ed è tuttora un brulicar di centrali nucleari, ma non solo, in questi 20 anni che noi ci siamo appassionati ad altro, loro si sono buttati anche a sviluppare le energie rinnovabili, con grande impegno e ottimi risultati.

Qui da noi, alcuni di noi, si sono dedicati a boicottarle, trovando fino al 2000 ( e anche dopo) un terreno cervicale fertile di furbizia miope per questa legale e giusta attività castrattiva.

Gli italiani, svegliatisi quasi di colpo al problema energetico, in questi pochi anni del terzo millennio, si sono resi conto di non saper cosa fare, ma i vecchi nocchieri sono pronti con ridipinte carrozze e rinnovati maldestri cocchieri a ripartire per la sempre nuova isola che non c'è.

Oggi però, i gatti e le volpi pro nucleare possono cantare una nuova canzone che 25 anni fa non poteva essere cantata: "Sai, con le nuove tecnologie non sono più un problema le scorie radioattive, ma una risorsa economica da vendere per confezionare bombe all'uranio impoverito e alti prodotti interessanti che tirano. Poi, le centrali nucleari le abbiamo qui a due passi e i rischi li corriamo come loro. Inoltre, noi poveri cretini siamo costretti a comperare da loro l'energia al prezzo che vogliono" (vedi link pubblicità etica: guerra e ambiente)...  Come dire: "facciamo anche noi gli errori che fanno gli altri", anche se con grande ritardo, ma soprattutto attenti a non fare le cose buone che loro hanno già iniziato da tempo a fare e con grande impegno!

Non c'è paragone con la vecchia canzone pro nucleare che il sempre più grasso romanticume capitalistico ci canta dalla "sua" scatola televisiva, stordendoci come animali incoscienti.

Nel frattempo, ecco uno dei nuovi problemi del nucleare odierno.

L'argomento é trattato dal professor Zecca dell'Università di fisica di Trento e apparso sull'Adige del 14 Gennaio 2008.

In quell' articolo approfondito, l'evidenza dei numeri e dei grafici internazionali, pone come già problematico l'approvvigionamento dell'uranio (crescenti difficoltà estrattive), con un' offerta inferiore alla richiesta e il conseguente aumento del prezzo ecc.

 

Che cos'è una fonte di energia rinnovabile?

Le fonti di energia rinnovabili hanno la comune caratteristica di essere alimentate da flussi naturali che attraversano più o meno costantemente la biosfera, scudo naturale di tutti i corpi viventi della terra e dal momento che viene catturata solo una piccola parte dei flussi, tali fonti di energia sono considerate praticamente innoque per l'ambiente sia localmente che globalmente ed anno una durata quasi illimitata.

Il solare fotovoltaico è un sistema realmente ecologico per produrre energia?

La produzione di energia da fonte fotovoltaica ha un impatto sull'ambiente molto basso, la maggior parte di esso è dovuta alla fase di produzione dei materiali dove avviene il consumo di energia. Per contro, durante il funzionamento e la durata stessa dell'impianto l'impatto è praticamente nullo.

Va inoltre considerato che tutte le aziende produttrici di componenti fotovoltaici sono certificate ISO 14000 quindi impegnate a recuperare e riciclare tutti i propri effluenti sotto attento controllo. Al momento dello smantellamento finale dell'impianto, i materiali di base: alluminio, vetro, silicio e componenti elettronici sono riciclati e riutilizzati, pertanto il modulo fotovoltaico è riciclabile quasi al 100%.

Da notare anche che il fotovoltaico non produce ulteriore elettromagnetismo, offrendo l'energia dove viene consumata, ma contribuisce a ridurlo, diminuendo l'esigenza di potenziare o costruire nuovi grandi elettrodotti, centrali a petrolio, carbone e gas, nucleare...

Si può quindi sostenere che la tecnologia fotovoltaica è una delle più ecologiche tra quelle capaci di produrre energia elettrica.

Fotovoltaici connessi a rete

Tali sistemi non necessitano di accumulatori di energia perché costantemente collegati alla rete locale e nazionale.

Se il generatore fotovoltaico non produce tutta l'energia richiesta, la rete lo compenserà. Viceversa se il sistema produce più energia di quella richiesta questa viene trasferita alla rete.

In un impianto tipo, due contatori conteggiano lo scambio tra l'utente e la rete. Un terzo contatore conteggia tutta l'energia prodotta dal fotovoltaico.

Quanto dura

I moduli monocristallini o policristallini che sono attualmente i più venduti nel mondo, hanno una durata tra i 20 e i 30 anni con un calo di prestazioni in 25 anni tra il 10 e il massimo 20%. 

 

Cos'è un impianto fotovoltaico?

I moduli fotovoltaici trasformano l'energia solare in energia elettrica e operano senza l'ausilio di parti meccaniche e pertanto sono silenziosi e richiedono scarsa manutenzione, hanno inoltre durate medie doppie degli impianti termici.

Naturalmente il vantaggio principale di questi sistemi è nell'utilizzo di una fonte energetica inesauribile, gratuita e pulita.

Quando il sole colpisce il sottile strato di silicio, i fotoni (energia dei raggi solari), trasferiscono la loro energia agli elettroni del silicio e producono corrente elettrica continua che entrando in un inverter viene trasformata in alternata a 230 V.

L' energia prodotta dai moduli viene immessa nell'impianto elettrico esistente che è collegato alla rete nazionale dell'energia elettrica, consentendo cosi l'utilizzo di ogni apparecchiatura, elettrodomestici e altro, anche di notte o quando le condizioni atmosferiche non sono favorevoli.

Un modulo fotovoltaico di nuova generazione è al silicio monocristallino con celle ad alta efficienza 15, 16 e anche 21.6% (Sanyo Panasonic).

 
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